11 febbraio 2014

[RECENSIONE] Take Shelter

Per forza di cose, gira che ti rigira, con Take Shelter si finisce a parlare di pazzia. Perché è di questo che il film parla. Altrimenti come altro spiegare ciò che sta capitando a Curtis così di colpo all'improvviso? Come mai di punto in bianco fa sogni mostruosi con il suo cane che lo azzanna o altri con segnali inquietanti ed evidenti di una imminente rivolta della natura?

Ovvio che la mente razionale pensa alla pazzia, forse il povero Curtis ha mollato, ha perso la sua battaglia personale, non regge più la condizione di avere una figlia sordomuta (Tova Stewart). Forse quella natura che nei sogni avverte sempre più minacciosa (uccelli che formano strani stormi, fulmini ed uragani in lontananza, tra i produttori esecutivi della pellicola ci sono i fratelli Colin e Greg Strause) non è altro che un'immagine metaforica dello scombussolamento mentale, un segnale che la mente gli invia per gridare la sua resa. Sembrerebbe proprio di sì anche perché da un certo punto in poi le brutte cose sognate inizia a vederle (o a sentirle) anche da sveglio nonostante certe pasticche che un medico specializzato gli ha prescritto (perché Curtis nel frattempo avendo capito che qualcosa in lui non andava si è rivolto ad uno specialista dottore), nonostante chi gli sta intorno non veda e non senta quello che lui dice di vedere e sentire. Curtis seppur consapevole della sua follia sembra lasciarsi sopraffare da essa a tal punto da costruire un rifugio anti ciclone sotto il giardino di casa sua.
Quella di Curtis (Michael Shannon) però è una sorte che tocca sì ai matti ma che spetta anche ai profeti. C'è anche chi dice che i pazzi spesso sono così perché hanno capito tutto, che dire matto o profeta in questo caso è la stessa cosa. E Curtis sa di essere un profeta. Lo dice, lo urla, davanti a tutta la comunità riunita che presto ci sarà un tremendo uragano. Lui sa di essere un eletto, come Gesù sapeva di essere il figlio di Dio. Curtis potrebbe essere la prova che la pazzia è contagiosa, oppure che in certi individui è così potente da far diventare reali le sue paure e i suoi incubi, o anche che i profeti esistono ma non vengono mai ascoltati perché presi per pazzi, Cassandra insegna. Tra tutte queste interpretazioni però Jeff Nichols, regista e sceneggiatore del film, alla fine -giustamente- non ne sceglie nessuna, non chiude in maniera chiara lasciando lo spettatore con quel dubbio che dà libero sfogo alle più diverse interpretazioni.

Il nome del regista ce lo segniamo. Attualmente sta girando una storia di fantascienza con Kristen Dunst e Michael Shannon intitolata Midnight Special.


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