08 febbraio 2014

[RECENSIONE] The Daughter

Ci sono parecchi buoni motivi per ritenere The Daughter un gran film.
Innanzitutto perché tratta il tema della crisi economica greca attraverso un genere che ha sempre dato molta importanza ai periodi storici in cui fa svolgere le sue storie. Perché The Daughter parla di un rapimento il che lo ascrive senza dubbio nei territori del thriller e del noir e lo fa attraverso la storia dei giovanissimi Myrto (Savina Alimani) e Aggelos (Angelos Papadima) dove la prima sequestra il secondo, lei figlia di un'operaio senza più lavoro a causa dal papà dell'altro bambino. Myrto, grandicella al punto giusto per essere ribelle, sequestra Aggelos perché le colpe dei padri devono ricadere sui figli. Lo dicono la Bibbia e il Vangelo, nel film ci sono parecchi riferimenti alla figura di Cristo (dal lavaggio dei piedi alla crocifissione), ma al di là di questi rimandi cristiani c'è un discorso semplicemente logico perché è logico che gli errori delle vecchie generazioni ricadano su quelle innocenti che arriveranno dopo.
Myrto lo spiega chiaramente ad Aggelos, lui deve pagare perché se suo padre è scomparso a causa dei debiti la colpa è di suo padre. Aggelos gli risponde altrettanto naturalmente che lui non ha nessuna colpa per gli errori commessi dal padre. Ma qualcuno deve pur pagare, sacrificare o sacrificarsi affinché tutto si riequilibri. Per un innocente che finisce nei guai, un altro innocente deve pagarla. Una guerra tra poveri. Il tutto viene raccontato dal greco Thanos Anastopoulos senza mai annoiare perché il tema della crisi economica greca è scatenante/pretesto per tutta una serie di situazioni/reazioni a catena parecchio ansiogene che in qualche modo fanno passare l'aspetto serio/storico/contemporaneo in secondo piano.

The Daughter, mai uscito in Italia da quel che mi risulta, anche se l'imdb ha schedato il film con la sua traduzione italiana La Figlia, è un gran film anzi ancora meglio è cinema. Per come utilizza il tempo e gli spazi fondendoli spesso insieme tra il presente e i flashback ambientati nella falegnameria dove ieri i due papà lavoravano e dove oggi Myrta ha sequestrato Aggelos, e in questo utilizzo dei flash back The Daughter è molto noir. Ma è un thriller/noir anomalo, uno di quelli dove non c'è traccia di forze dell'ordine, quasi a voler ribadire che quella tra Myrto e Aggelos è proprio una guerra tra poveri, solo alla fine interviene ma a cose oramai già fatte. Il film è notevole anche per l'uso che fa degli spazi, quasi sempre chiusi e claustrofobici, e per come utilizza il sonoro.
In sintesi The Daughter è capace di accontentare sia gli amanti delle emozioni forti sia quelli che vogliono dal film discorsi più profondi e inerenti alla realtà. Astenersi solo gli schiavi del cinema fracassone che spara e corre e fa solo un sacco di rumore e polvere inutile.



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