06 aprile 2014

[RECENSIONE] (2) World War Z

A volte la faccia di un attore racconta tutto. Tutto. Racconta se una produzione è indipendente o da blockbuster. Racconta se ha potuto mettere qualcosa di suo nella storia o se il nazista del regista ha preteso il rispetto della sceneggiatura parola per parola. Racconta se la storia che sta rappresentando gli piace, se ne è entusiasta, se invece ne condivide solo qualcosina o se gli fa proprio schifo. Cosa ci dice allora la faccia di Brad Pitt, l'unica star dell'Hollywoodiano World War Z? ci dice che in questo film non ci ha creduto nemmeno un po'. Non crede che sia un horror né crede sia un film d'azione, non crede di doversi spendere né in drammaticità né in qualcosa d'altro che dia al film originalità o spessore.
Insomma Brad Pitt in questo film ha fatto probabilmente tutto quello che doveva fare: metterci il nome, che non a caso sul manifesto è poco più piccolo del titolo.
Il resto sono ottimi effetti speciali (specialmente nelle scene d'insieme), una storia innocua che non approfondisce nessun argomento come meriterebbe e... vediamo... e poi... mmm... e poi è inutile rifletterci su, non c'è assolutamente altro da segnalare.

Stefano Nicoletti



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