“Non pensavo mai che avrei incontrato così grandi resistenze e censure nel fare questo film, mi rendo conto che ancora oggi la parola porno spaventa. Per questa ragione, mi sembra ancora più necessario fare questo documentario e dare una voce a quelli che hanno lottato per la libertà di espressione e per la libertà in generale.”
A parlare così è Carmine Amoroso, abruzzese (di Lanciano ma trapiantato a Roma) regista di Porn to be Free, un documentario che racconta la rivoluzione sessuale e la lotta per la liberazione del porno avvenute in Italia tra gli anni sessanta e ottanta grazie a personaggi come Lasse Braun alias Alberto Ferro, Riccardo Schicchi, Cicciolina e Giuliana Gamba e alle loro battaglie contro censure, sequestri e ripercussioni politiche e di costume.
Il film è stato prodotto in modo del tutto indipendente, per questo adesso il suo staff si rivolge al popolo scafato e non bigotto e bacchettone del web tramite una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Indiegogo, per finalizzare la post-produzione e rendere il film pronto per il grande schermo.
La soglia da raggiungere è di 15.000 euro, fin'ora ne sono stati raccolti poco più di 2.000.
Qui il link per contribuire alla causa del film e saperne di più.
Ah, Carmine Amoroso è lo sceneggiatore di Parenti Serpenti e il regista di Cover Boy.
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