Pare insomma che Steven Spielberg abbia scazzato con la Disney di brutto. Con la sua Dreamworks se ne andrà con la Universal e pare che tra i suoi progetti ci siano i remake del suo Lo Squalo e di Ritorno al futuro, trilogia diretta da Robert Zemeckis.
Quest'ultimo, probabilmente ancora non consumato del tutto dal dio danaro, ha dichiarato che dovranno aspettare la sua morte prima di poter realizzare un nuovo Ritorno al Futuro, quindi ci sono buone speranze che per un po' non si realizzerà . Per Lo Squalo è tutta (o quasi) roba di Spielberg il che rende il progetto terribilmente e pericolosamente più vicino alla realizzazione.
Ma oramai siamo abituati a questa carenza di idee, a questi reboot fotocopia che si differenziano dall'originale solo per l'inserimento di oggetti che allora non esistevano. E penso ad esempio ai cellulari che riprendono Carrie spaventata per le sue prime mestruazioni. E parliamo di uno dei remake migliori visti negli ultimi anni. I rifacimenti di oggi cambiano rispetto al modello originale solo a livello burocratico, non so se mi spiego. Ci solo le eccezioni ma sono appunto eccezioni e si possono contare sulle dita di una mano o massimo due, se siamo dell'umore giusto.
Aspettiamoci dunque tra un due tre anni il remake di Lo Squalo senza restarne sorpresi, né sperando in qualcosa di innovativo. Lo Squalo già con i suoi sequel (1978, 1983, 1987, sempre targati Universal) andava mano mano sempre più verso il fondo anche grazie all'assenza di Spielberg che furbamente se ne allontanò capendo che disastro stava uscendo fuori da quell'operazione.
Oggi Spielberg però è un altro uomo.
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