15 novembre 2015

[RECENSIONE] (2) Goodnight Mommy

Ok. Merito una fucilazione e dovrei cancellare quanto scritto prima. Bastava guardare nei dettagli, dove il diavolo ama nascondersi. Bastava una maggiore attenzione per capire tutto sin dall'inizio anche se il film fosse stato in cinese con i sottotitoli in cirillico. Si iniziano a disseminare indizi sin dalla scena nel campo di granturco che apre il film.
Goodnight Mommy (Ich Seh, Ich Seh) di Veronika Franz e Severin Fiala è un film sull'elaborazione di un lutto che sfocia in una follia che è sempre stata sul filo del rasoio, funambolica ma sempre (più) palese, ed è raccontato in modo ambiguo, in una via di mezzo tra il punto di vista di Elias e quello della madre. Perché quello che vediamo, spesso, non è la realtà ma solamente una sua interpretazione deformata da una non accettazione. E l'attack usato dal ragazzino, in una delle scene più disturbanti del film, assume un significato ancora più inquietante.

Fino a quel finale dove non c'è una confessione ma una resa, una inutile rassicurazione della mamma al figlio pazzo che è ben più spaventosa. C'è una rivelazione che chiarifica una volta per tutte come stanno le cose. In quella messa a nudo della verità si mischiano tante di quelle sensazioni contrastanti che il risultato destabilizza parecchio.
La gelida messa in scena contribuisce parecchio al buon risultato di Goodnight Mommy. Adesso dobbiamo solo aspettare una distribuzione italiana, e pare che ci sarà. Pare.

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