31 marzo 2016

[RECENSIONE] The Herd (cortometraggio)


Melanie Light è uno di quei tanti nomi che in Italia ancora non si conoscono.
La ragazza inglese è autrice di quattro cortometraggi, l'ultimo dei quali è del 2014 e si intitola The Herd, ovvero la mandria. Racconta di un gruppo di giovani donne recluse e costrette a vivere in delle sporchissime gabbie*. Maltrattate da due aguzzini (Dylan Barnes, Jon Campling) e da una dottoressa (Pollyanna McIntosh, The Woman) si trovano lì per il solo scopo di partorire figli e fornire latte. Un paio di loro (Victoria Broom, Charlotte Hunter) riusciranno a liberarsi e a vendicare tutte le altre ragazze.

Fino qui sembra la classica storia di rape and revenge se non fosse per un finale che metaforizza tutta la storia in un messaggio vegano. Sì. The Herd è stato pubblicizzato come il primo horror vegano della storia del cinema. Non anticipo altro e vi rimando direttamente al corto che trovate alla fine del post.
Non solo veganesimo. Ovviamente il film è molto femminista e arrabbiato e racconta in fin dei conti di una società maschiocentrica che usa anzi, peggio, sfrutta le donne relegandole in una sotto-società, in una seconda classe sociale pensata unicamente per sfornare figli.
È un corto molto duro The Herd, forse non abbastanza perché l'idea di diventare vegetariano o peggio vegano continua a non passarmi per l'anticamera del cervello. Però bisogna riconoscere che un certo effetto lo suscita e la metafora funziona abbastanza.
Tocca però ricordare l'esordio folgorante di Peter Jackson con Bad Taste. Anche lì si parlava di esseri umani usati come carne da macello (questa volta da un gruppo di alieni che invadono la terra). Quello che cambia nel film della Light è lo spirito, che non è poco.

The Herd è scritto da Ed Pope, autore successivamente del copione di un corto dell'orrore più convenzionale dal titolo Lilith (diretto da Jay Hurst) che racconta l'incontro tra una strega e un seriel killer nell'Inghilterra rurale.

Ecco dunque il corto, in lingua originale e senza sottotitoli (ma non servono assolutamente), preso dal canale Vimeo della regista.

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*: Melanie Light è autrice anche delle scenografie. Ha studiato scultura all'università di Brighton.

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