Giusto l'altro ieri abbiamo parlato di Sulphur For Leviathan, l'ultimo corto di James Quinn, accennando anche al prossimo lavoro del regista austriaco: un nuovo lungometraggio (il secondo dopo Flesh of the Void) dal titolo The Beauty of That Which Is Fucking Ugly. Ed ecco arrivare puntuali sulla pagina FB del film le prime immagini dal film.
Alcune molto desolanti quasi da post-apocalittico (come quella qui sopra), altre decisamente più spinte ed estreme come quella con l'incappucciato protagonista che si masturba, pixelata per non incorrere in censure da parte del bacchettone social network. Eccole.
Alcune molto desolanti quasi da post-apocalittico (come quella qui sopra), altre decisamente più spinte ed estreme come quella con l'incappucciato protagonista che si masturba, pixelata per non incorrere in censure da parte del bacchettone social network. Eccole.
La trama potrebbe far pensare a John Waters, ai suoi film e alla sua poetica:
«The Beauty of That Which Is Fucking Ugly è un viaggio molto oscuro nella mente di un uomo (il cui volto non vediamo mai) molto intelligente ma parecchio disturbato con l'ossessione di trovare la bellezza nelle cose più brutte, partendo da oggetti semplici come edifici industriali sporchi. Presto, ovviamente, il lato oscuro prevarrà su di lui portandolo verso una pazzia furiosa e morbosa.».
Il film è attualmente in lavorazione utilizzando una cinepresa Super 8 con pellicola in bianco e nero.
«The Beauty of That Which Is Fucking Ugly è un viaggio molto oscuro nella mente di un uomo (il cui volto non vediamo mai) molto intelligente ma parecchio disturbato con l'ossessione di trovare la bellezza nelle cose più brutte, partendo da oggetti semplici come edifici industriali sporchi. Presto, ovviamente, il lato oscuro prevarrà su di lui portandolo verso una pazzia furiosa e morbosa.».
Il film è attualmente in lavorazione utilizzando una cinepresa Super 8 con pellicola in bianco e nero.
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