09 gennaio 2018

[ARGOMENTI] The Void e gli altri scienziati pazzi, ma per amore


The Void - Il Vuoto ha come antagonista-nemesi del poliziotto Daniel Carter (Aaron Poole) il dottor Richard Powell (Kenneth Welsh), variante del personaggio dello scienziato pazzo. La variazione del film lo vede muoversi in nome dell'amore. L'onnipotenza è secondaria, quello che lo fa agire è essenzialmente l'amore mai sopito per la figlia Sarah.

Powell è accecato dal tragico destino accorso alla sua famiglia e si affida per riavere tutto com'era prima ad una forza/religione extraterrestre che però in qualche modo sfrutta il suo dolore.

La storia del cinema ha utilizzato la figura del mad doctor centinaia di volte, a partire dal Frankenstein di James Whale. Lo scienziato/dottore che opera in nome dell'amore è più raro. Nonostante le buone intenzioni però la fine per il luminare della medicina resta sempre tragica. Ve ne presentiamo velocemente 10 presi in ordine sparso di date o di importanza.


Cominciamo con l'italiano Il Mulino delle Donne di Pietra di Giorgio Ferroni (1960) con lo scultore Gregorius Wahl (Herbert A.E. Böhme) che uccide giovani donne per curare la figlia ammalata Elfi (Scilla Gabel).


Nello stesso anno esce Occhi Senza Volto (Les yeux sans visage) di Georges Franju con il mad scientist Génessier  (Pierre Brasseur) che si adopera, aiutata dall'assistente Louise (Alida Valli), per ridare un volto alla figlia Christine (Edith Scob).

In Re-Animator 2 (Bride of Re-Animator) del 1989 diretto da Brian Yuzna West (Jeffrey Combs) e il collega Cain (Bruce Abbott) si adoperano per riportare in vita la fidanzata di quest'ultimo (Kathleen Kinmont). In realtà è l'esaltato West a plagiare Cain: resuscitando la sua amata Gloria, distrae Cain, lo manipola e può così continuare i suoi folli esperimenti.


L'amor proprio e l'autoconservazione è al centro del film del 1959 targato Hammer dal titolo L'uomo che ingannò la morte (The Man Who Could Cheat Death) diretto da Terence Fisher. Protagonista uno scienziato sulla quarantina in realtà centenario (Anton Diffring) che uccide per mantenersi in vita.


Qualcosa di simile la troviamo nel film a episodi L'Esperimento del Dottor Zagros (Twice-Told Tales) diretto da Sidney Salkov nel 1963 e tratto dai libri di Nathaniel Hawthorne. Nella storia intitolata "L'esperimento del Dr. Heidegger", lo scienziato interpretato da Sebastian Cabot tenta di ripristinare la sua giovinezza, della sua fidanzata e anche del suo migliore amico.


Sempre sul tema dell'eterna giovinezza da ottenere a discapito di qualche povera sfortunata c'è il filmaccio Monstrosity (a.k.a. The Atomic Brain) del 1963 diretto da Joseph V. Mascelli. Protagonista una donna ricca e anziana (Marjorie Eaton) in combutta con uno scienziato (Frank Gerstle) per trasferire il suo cervello in un corpo più giovane.


Andando molto più indietro nel tempo come non citare Mad Love, il film del 1935 di Karl Freund (La Mummia) sul chirurgo Peter Lorre che trapianta le mani di un assassino su uno sfortunato pianista incidentato (Colin Clive) per avere per sé la moglie attrice (Frances Drake) di cui è follemente innamorato.


Del 1940 è Black Friday, scritto da Kurt Siodmak (L'Uomo Lupo) e diretto da Arthur Lubin (Il Fantasma dell'Opera) racconta la storia di un dottore, interpretato da Boris Karloff, che per salvare la vita di un suo vecchio amico (Stanley Ridges) gli trapianta un cervello che però apparteneva ad un pericoloso gangster. Una refurtiva nascosta complicherà le cose.


Sempre Boris Karloff è il protagonista l'anno dopo di The Devil's Commands di Edward Dmytryk. Questa volta la sua ossessione consiste nel comunicare con la defunta e amata moglie.



Ne L'Ossessione del Mostro (Corruption), diretto da Robert Hartford-Davis nel 1968, il dottor Rowan, interpretato da Peter Cushing, non si ferma davanti a niente pur di ridare un volto alla sua amata gravemente ustionata.

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