14 ottobre 2015

[RECENSIONE] Dark Was the Night

Paul (Kevin Durand) fa lo sceriffo in una piccola cittadina e si ritiene resposabile della morte per annegamento di suo figlio. Un po' accusa anche dio tant'è che da quell'avvenimento non si fa più vedere in chiesa a differenza di sua moglie Susan (Bianca Kajlich) che invece pare trovare conforto nelle preghiere. Come se non bastasse i due stanno per separarsi rendendo complicata la vita del loro altro figlio piccolo Adam (Ethan Khusidman). Ai problemi personali se ne sommano altri pubblici perché da quando una compagnia ha tagliato un bel po' di alberi dalla vicina foresta, animali e poi persone iniziano a sparire per essere ritrovate tempo dopo morte in malissimo modo.
Paul insieme al suo nuovo assistente Donny (Lukas Haas), che è andato via da NY dopo che si è beccato un proiettile, cercano di venirne a capo e scopriranno, non senza incredulità, che le leggende indiane su una creatura bipede che vive nei boschi e che si incazza se si sente minacciata sono vere.
Paul ovviamente riuscirà a venirne a capo, a sconfiggere la bestia, riconquistare l'amore della moglie, di tutta la sfiduciata comunità e, cosa forse ancora più importante, lo farà utilizzando come scenario proprio la chiesa che da un po' di tempo evitava di frequentare.

Insomma Dark Was the Night è esattamente come non doveva essere: recitato senza infamia e sanza lode ma con una regia di Jack Heller piatta e senza inventive per una storia scontata e banale scritta da Tyler Hisel (Safari) che non fa mai veramente paura.
Peccato perché Durand ci ha messo l'anima.
Il film è uscito a luglio negli USA mentre da noi è ancora inedito.

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