Prende il via oggi a L'Aquila e terminerà il 1 giugno l'Abruzzo Horror Film Festival.
Tra i lungometraggi in concorso Matar a Dios, scritto e diretto da Albert Pintó e Caye Casas.
Racconta la storia di due fratelli (Eduardo Antuña e David Pareja), il loro padre (Boris Ruiz) e la moglie di uno dei due (Itziar Castro) ritrovarsi per l'ultimo dell'anno in una casa isolata. La situazione tesa (principalmente per motivi di corna) viene appesantita ancora di più dalla comparsa di un nano che dice di essere Dio e che all'alba l'umanità si estinguerà . Superato lo scetticismo, Dio dà loro la possibilità di salvare due persone dall'estinzione.
Tra i lungometraggi in concorso Matar a Dios, scritto e diretto da Albert Pintó e Caye Casas.
Racconta la storia di due fratelli (Eduardo Antuña e David Pareja), il loro padre (Boris Ruiz) e la moglie di uno dei due (Itziar Castro) ritrovarsi per l'ultimo dell'anno in una casa isolata. La situazione tesa (principalmente per motivi di corna) viene appesantita ancora di più dalla comparsa di un nano che dice di essere Dio e che all'alba l'umanità si estinguerà . Superato lo scetticismo, Dio dà loro la possibilità di salvare due persone dall'estinzione.
Matar a Dios è un buon esempio di come con una buona e semplice idea-sceneggiatura (fatta di pochi personaggi e poche location) e dei bravi attori possa uscire fuori un buon film.
Parte del cast del film lo ritroviamo nel cortometraggio, diretto sempre dai due nello stesso anno, RIP. Anche lì i temi della morte e della religione vengono affrontati con ironia.
Matar a Dios nel 2017 vince il Fantafestival come miglior lungometraggio e il premio del pubblico a Sitges.
Parte del cast del film lo ritroviamo nel cortometraggio, diretto sempre dai due nello stesso anno, RIP. Anche lì i temi della morte e della religione vengono affrontati con ironia.
Matar a Dios nel 2017 vince il Fantafestival come miglior lungometraggio e il premio del pubblico a Sitges.
Nessun commento:
Posta un commento